I luoghi della mente si aprono alla sospensione e ogni gesto, parola, scatto d’ira rimandano ad un presente inevitabile, forse necessario quanto sofferto. Ad inoculare vissuto ci sono tre personaggi quasi sempre immersi nel buio, in quella baita lontana che affetta solitudine e che ci conduce lentamente in un pensiero soggettivo libero e sincero.
Da quando ha “urlato” al mondo il suo disagio rifiutando, in diretta televisiva, un premio letterario, il famoso scrittore cinquantenne Mario Capaldini vive in una baita sperduta tra le montagne. Preda della solitudine e del suo passato, un giorno riceve la visita di una giovane giornalista decisa a fargli confessare il perché di una scelta così estrema. Quando la misantropia e il cinismo di Capaldini sembrerebbero mettere in crisi la riuscita dell’incontro ecco che si presenta alla baita il diciottenne Ronny, nipote dello scrittore e anima in pena.
L’atto unico vive su un perno centrale rappresentato da Capaldini, un intellettuale che ha chiuso la porta al mondo esterno, che potrebbe essere sull’orlo della pazzia o potrebbe aver capito, a differenza degli altri, i meccanismi della società postmoderna rifiutandoli. I suoi silenzi, la sua maschera sofferente diventano metafora di una psiche che all’attacco ha preferito la fuga. A donare gli strumenti di decodifica del suo animo intervengono la giornalista e Ronny, che a colpi di mimica, freschezza giovanile, sincerità e sano istinto mettono in crisi lo status quo di un uomo per troppo tempo amico della propria solitudine.
Nessun luogo è lontano è un’opera, prodotta dal Teatro Argot, che vive di una drammaturgia rigorosa, che ha scelto il testo, il dialogo come veicolo metaforico della mente umana e il corpo, la mimica facciale, come energia informativa. La scenografia è arida quanto viva, le luci sono basse quanto perennemente presenti, i movimenti sono lenti quanto tonanti. Scritto, diretto e interpretato da Giampiero Rappa, che fornisce una performance intensa e stratificata in lieta dialettica con i talentuosi Giuseppe Tantillo e Alice Ferranti, Nessun luogo è lontano sarà in scena al Teatro della Cometa di Roma dal 23 novembre all’11 dicembre.