È partita ufficialmente ieri la quattordicesima edizione di MoliseCinema, festival delle immagini in movimento che si tiene nel piccolo borgo di Casacalenda, a pochi chilometri da Campobasso.
A dettare il primo giro di pellicola è stato il direttore artistico Federico Pommier Vincelli che ha inaugurato, presso la Galleria civica di arte contemporanea del comune di Casacalenda, la mostra fotografica Un mondo di cinema, a cura di Paolo di Paolo. Nato il 17 maggio del 1925 nel comune molisano di Larino, Di Paolo sviluppa il suo registro scopico a Roma, di fatto in quel Gruppo Forma 1 che farà da battistrada per un nuovo modo di intendere le arti figurative. Divenuto poi collaboratore prezioso della prestigiosa rivista Il Mondo, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta esprime la sua arte nel rapporto con i grandi personaggi del cinema e della cultura mondiali. La mostra ripercorre quel periodo in cui, tra boom economico italiano e guerra fredda, il nostro cinema era alcova fattiva e ideale per le star mondiali. Da qui una splendida Raquel Welch abbracciante una statua romana, una rilassata e quasi timida Kim Novak in un momento di relax accompagnato da un calice di vino bianco, una Catherine Spaak, icona dei nuovi assetti culturali italiani anni Sessanta, maliziosa in un set fotografico che trasuda un bianco felliniano di nostalgica memoria. Tra questi scatti lo staff di MoliseCinema ha scelto il manifesto che accompagnerà la settimana di proiezioni ed eventi: una fanciullesca Brigitte Bardot che, con i capelli raccolti e uno stile impeccabile, scende gioiosa una scalinata sotto lo sguardo desiderante e curioso di alcuni passanti. La Bardot, come ha sottolineato Pommier Vincelli, diventa per questa edizione di MoliseCinema un omaggio al cinema mondiale ma anche un garante ideale affinché il popolo francese possa continuare a vivere in libertà scrollandosi di dosso la paura e la paranoia causate dal terrorismo islamico.
In serata è iniziata anche la sezione Paesi in lungo. Concorso, con la proiezione della frizzante commedia di Massimo Gaudioso Un paese quasi perfetto con Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Miriam Leone e Fabio Volo, che ha visto il suo teatro di posa nella suggestiva cornice dell’Arena, punto che si affaccia nella piazza del paese; è questo il luogo in cui le linee spaziali vengono fornite lietamente dalle case in pietra del borgo donando un’atmosfera suggestiva e poetica.
Il visibile e il tattile, la memoria e il presente, lo scatto fotografico di un tempo andato e il rapporto con le nuove forme espressive. La kermesse MoliseCinema inizia il suo nuovo percorso tenendo fede alle sue care coppie di significazione e a quell’atteggiamento raccolto e originale che da quattordici anni la contraddistingue.