Ero affascinato da questa donna che, nonostante fosse mia madre, modulava la sua voce con una grande vastità di registri e quindi la osservavo veramente come fosse un’attrice, la mia attrice. Sul palco dell’Arena il regista romano Mario Balsamo presenta, coadiuvato dal bravo e partecipe Giacomo Ravesi, il suo documentario Mia madre fa l’attrice, un road movie dell’anima in cui, in prima persona, lui e sua madre ripercorrono il loro rapporto frastagliato, energico e invaso, ormai, dalla m.d.p. Presentato per la prima volta al Torino 33, il film ha il suo McGuffin in una vecchia sceneggiatura, di quel La barriera della legge che è rimasto l’unico approccio al cinema dell’attrice, di fatto una donna forte, ingombrante ma carica di vita. Una Lancia Fulvia accompagna madre e figlio in un viaggio sui luoghi della gioventù a caccia di un rapporto che “percepisce” di doversi stabilizzare sia per la donna ottantacinquenne, sia per il suo amato figlio cinquantaduenne.
Ad aprire i battenti però a MoliseCinema ci aveva pensato, nel pomeriggio, la proiezione della sezione Percorsi. Corti italiani, di cui segnaliamo due prodotti molti interessanti. Da un lato Dear Susie di Leopoldo Caggiano, che ci racconta, in tre minuti scarsi, la fase dell’innamoramento giovanile, vulcanico ma superficiale, in una chiave ironica e disincantata utilizzando un preciso linguaggio filmico affascinante e lineare. Dall’altro lato il poetico Tutte le cose sono piene di lei di Martina Tilli, in cui ammiriamo il rapporto d’amore tra una vecchia donna e la nipotina. Le rughe e la forza di un tempo andato della donna entrano in gioco con la purezza e lo sguardo della bambina in un teatro di campagna dove solo galline, pecore, conigli, pavoni sembrerebbero comprendere la sensibilità delle due anime. L’arrivo degli adulti, della terra di mezzo inconsapevole e frettolosa, per il pranzo domenicale risulterebbe devastante se non fosse che tutto ritorna al ritmo inziale, in un lento e poetico “ritrovarsi” delle due figure femminili.
Dopo la proiezione del documentario di Balsamo sono saliti sul palco il regista esordiente Alberto Caviglia e il protagonista del suo Pecore in erba, Davide Giordano, per la sezione Paesi in lungo, Concorso. Vi rimandiamo all’intervista che abbiamo realizzato con i due artisti e vi segnaliamo infine, tra i tanti appuntamenti, la retrospettiva su Luigi Comencini realizzata dal critico e giornalista Raffele Rivieccio, con la proiezione di Tutti a casa, e il focus sulle web series. Su questo versante MoliseCinema ha riabbracciato i contenuti della serie La vacanza de La Banda della Masciona 2, di fatto il fenomeno molisano del regista Pippo Venditti e la seconda stagione dei The Pills, fenomeno che ha triturato positivamente la fruizione web nazionale con l’ospitata del regista e autore Luca Vecchi che in questi giorni sarà ospite a Casacalenda anche per presentare il film del trio romano: The Pills-Sempre meglio che lavorare.